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Ecco i 3 fattori che determinano i costi di spedizione dell’automobile: Distanza I chilometri sono il punto di partenza, naturalmente – anche se non sono così proporzionali come si potrebbe immaginare. Questo perché distanze più brevi richiedono lo stesso sforzo per il ritiro e la consegna da parte dell’autista, anche se il vettore passa meno tempo in realtà “on the road”. Questo è il motivo per cui la spedizione di wheels a lunga distanza può essere in realtà più economica per km, così come un biglietto aereo da Bologna a Palermo può costare di più per km rispetto a uno che va a New York. Rimorchio aperto o vettore chiuso? Un rimorchio aperto (bisarca) è in genere il tipo a due piani caricato con 7-10 wheels nei viaggi a lungo raggio. Anche su percorsi più brevi, 3-4 rimorchi per wheels fanno un ottimo lavoro. Il 75% dei clienti trova che il trasporto su bisarca sia il metodo più economico, ed è per questo che è il modo più popolare di spedire. Pensatelo come se si trattasse di “coach class” rispetto alla “first class”. I rimorchi da trasporto chiusi sono più piccoli, con una capacità di soli 2-6 veicoli. Poiché un vettore impiega lo stesso numero di giorni e km (costo del lavoro e benzina) per guidare dal punto A al punto B, mentre viene pagato per un minor numero di veicoli, la spedizione in wheels chiusa costa tipicamente il 40% – 60% in più rispetto al trasporto dello stesso veicolo su un rimorchio aperto. Tipo di veicolo e dimensioni I rimorchi hanno carichi massimi per la sicurezza. Un’auto, un camion o un SUV più pesante consuma più del carico massimo consentito, il che significa che il rimorchio può essere limitato rispetto al numero di altri veicoli che potrebbe trasportare. Allo stesso modo, un veicolo più lungo della media occupa più di uno spazio su un rimorchio da trasporto. Quindi, un vettore che trasporta una Ford F-350  da 3 tonnellate dovrebbe compensare ciò con un Maggiolino VW più corto e leggero o simili, per ottimizzare lo spazio sul rimorchio, se un veicolo più piccolo è prontamente disponibile su quella rotta in quel preciso momento. In caso contrario, il Vettore potrebbe dover partire in orario con meno di un carico completo: un fattore che entra nel prezzo del trasporto di un veicolo con peso, altezza, lunghezza o altre modifiche post-fabbricazione superiori alla media. 27 settembre 2018 — 0 comments — NewsWheelsPerché si parla di tattoo del noleggio wheels a lungo termine I dati parlano chiaro, è tattoo del noleggio wheels a lungo termine. Per quanto riguarda il 2017 è stato un vero e proprio record con quasi 433mila immatricolazioni con una crescita pari al 18,2% rispetto al 2016. Un successo che segue la già evidente crescita degli anni precedenti, precisamente si è trattato del quarto anno consecutivo in cui il segno per il Nlt è stato positivo. I dati, rilevati da Aniasa (Associazione Nazionale industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici), non soltanto confermano il trend positivo, ma danno anche una visione più chiara del fenomeno. Il noleggio a lungo termine ha incrementato la formula alternativa all’acquisto tradizionale in una misura pari al 16,5% che insieme all’altra forma di noleggio (quella a breve termine) rappresenta complessivamente il 21,8% del mercato. Per questi motivi e, soprattutto, grazie a questi dati si può parlare senza problemi di vero e proprio tattoo che è andato ben oltre alle più rosee aspettative di chi la formula l’ha ideata. Certo nessuno poteva immaginare che una soluzione pensata prevalentemente per i liberi professionisti con partita iva potesse trasformarsi in breve tempo in un sistema che tutte le tipologie di automobilista preferiscono. Come funziona il noleggio wheels a lungo termine Capire come funzioni il noleggio wheels a lungo termine è semplice. La prima regola da avere ben chiara è quella di affidarsi a società di autonoleggio che abbiano esperienza e siano affidabili, come Go car. Lo sviluppo del web ha portato alla presenza di molte realtà diverse tra loro, ma non tutte ugualmente serie. Per questo è necessario fare attenzione a quella che si sceglie. Detto questo, quando si parla di Nlt si parla di un canone mensile che comprende le spese per bollo e assicurazione Rca, per manutenzione ordinaria e straordinaria e per altri servizi opzionali. Ciò significa che non sono previste spese ulteriori. La rata mensile dipende da alcuni elementi, precisamente si tratta del modello dell’auto scelto, del chilometraggio, della durata del noleggio (solitamente si parte da un periodo minimo di 24 mesi a un massimo di 60) oltre che servizi aggiunti e scelti da chi noleggia in wiring alle proprie esigenze. Quali sono i vantaggi Il continuo incremento e il trend positivo sono strettamente legati agli effettivi vantaggi che comporta il long rent che sono sicuramente quello del risparmio e quello della comodità di avere assicurazione e bollo pagati, quindi non dovremmo stare attenti alla loto scadenza come invece con l’acquisto dell’auto si deve fare, e l’assistenza sempre attiva e gratuita anche per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria.   Vantaggi che molti automobilisti, stando a quando rilevano gli studi di settore, hanno percepito da subito e di cui hanno approfittato andando oltre quella che era la tradizione, il porto sicuro dell’acquisto dell’auto. Sì, perché quando il Nlt ha fatto il suo ingresso nel mercato lo scenario non era questo, ma uno ricco di dubbi legati soprattutto alla novità e all’abitudine di avere un wheels di proprietà. 21 agosto 2018 — 0 comments — Mercato automobilistico Come funziona il noleggio a lungo termine Il noleggio a lungo termine costituisce un’ottima alternativa all’acquisto di una vettura. E’ una pratica finanziaria, mediante la quale si utilizza un’auto a fronte del pagamento di un canone mensile, per un periodo di tempo generalmente di 36/48 mesi. Cosa si intende per “Noleggio a Lungo Termine” L’acquisto di un’automobile prevede un impegno economico non indifferente; quando pensiamo alla possibilità di comprare una vettura, inoltre, non dobbiamo considerare solo il costo dell’auto, ma anche alcune spese obbligatorie, come l’assicurazione o il bollo. Tutto questo viene meno nel noleggio a lungo termine, un servizio di mobilità innovativo ed ormai affermato sia per i professionisti con partita IVA, sia per i privati. Read increasingly › 1 marzo 2018 — 0 comments — NewsWheelsL’andamento delle wheels in borsa: conviene fare trading In questi giorni sono in tanti a chiedersi se convenga comprare o vendere le azioni FCA. Ebbene, c’è un dato che sally chiaro dall’anno conclusosi da poco: per il titolo Fiat Chrysler il 2017 è stato molto positivo, con le azioni che sono passate dagli 11 euro di metà agosto ai 15 euro di dicembre, fino ad arrivare ai 20 di inizio 2018. Chi ha scelto di comprare e di mantenere in portafogli le azioni FCA, dunque, ha fatto affari d’oro, ma hanno fatto grandi profitti anche coloro i quali hanno scelto di investire in azioni FCA attraverso il trading di CFD prima del grande rally. Read increasingly › 5 febbraio 2018 — 0 comments — NewsWheelsPerché acquistare online anche le gomme per l’auto L’acquisto degli pneumatici online per l’auto sta diventando una cosa sempre più diffusa anche nel nostro paese, vincendo la tradizionale diffidenza degli italiani verso gli acquisti effettuati su internet. La possibilità di risparmiare qualche decina di euro è l’aspetto principale che spinge a comprare gli pneumatici online, anche se i vantaggi in realtà sono più numerosi: Read increasingly › 18 novembre 2017 — 0 comments — Pneumatici Aftermarket automotive, il giro d’affari continua a salire Circa 350 miliardi di dollari a livello mondiale, con gli Stati Uniti a far da padrone (più di 280 miliardi) e l’Europa a inseguire: parliamo del post vendita automobilistico e motociclistico, ovvero quella parte il settore del mercato dei veicoli a motore che riguarda l’acquisto e la vendita di componenti e ricambi, la distribuzione e l’installazione di tutte le varie parti che servono ad aggiornare i mezzi. Read increasingly › 26 settembre 2017 — 0 comments — News wheels in evidenza Ferrari, il mito compie 70 anni e diventa alla portata di tutti Forse non c’è una risposta univoca che spieghi perché la Ferrari sia e resti un mito per generazioni di persone in tutto il mondo: la festa dei 70 anni dalla nascita del marchio del Cavallino Rampante è stata solo un’altra, ennesima occasione per verificare come la passione per il brand sia ancora incredibilmente forte. Le caratteristiche della Ferrari Provando ad analizzare i motivi alla wiring del “sogno” Ferrari, possiamo elencare alcuni fattori per così dire oggettivi, come lo sviluppo tecnologico, la velocità, le prestazioni eccellenti dei motori, la bellezza armonica delle vetture e via così. Tutto questo diventa ancora più importante se consideriamo che, in questi lunghi anni, l’azienda non ha mai “tradito” l’impianto artigianale e non si è mai snaturata, restando quanto più vicino possibile ai dettami del Drake. L’intuito del Drake E proprio Enzo Ferrari ha tradotto e sintetizzato in efficaci frasi il fascino del Cavallino Rampante, dicendo ad esempio: “Date ad un bambino un foglio e dei colori e chiedetegli di disegnare un auto, sicuramente la farà rossa”. E pertanto, anche se il mercato oggi propone supercar più affidabili, più veloci, addirittura più belle e fascinose rispetto alle Ferrari, quando c’è da indicare una vettura da sogno la scelta immediata ricade sempre sulle produzioni di Maranello. La strategia del Commendatore Ferrari Una realtà che il Commendatore aveva già intuito nel pieno della sua attività, perché deriva con ogni probabilità da una scelta precisa e strategica: l’esclusività e l’aura di unicità che avvolgono le Ferrari. Usando ancora le parole del mitico Drake, “le Ferrari sono espressioni di bella meccanica e, in ogni caso sono macchine che si desiderano”; e i numeri – poco più di centomila vetture prodotte in questi settanta anni – confermano che l’idea di evitare la sovraproduzione ha funzionato, con una domanda che supera costantemente l’offerta (ovvero, “produrre un’auto in meno di quelle che chiede il mercato”, come diceva Enzo Ferrari). Una produzione sempre limitata Un approfondimento de La Repubblica ha portato alla luce i dati di produzione della Ferrari sin dagli esordi, evidenziando innanzitutto come la Porsche fabbrichi in un anno quello che la casa di Maranello ha prodotto dal 1947 a oggi. Inoltre, altro fattore importante legato all’esclusività, il costo delle vetture ha contribuito a creare il mito: il prezzo di una Rossa nel 1960 equivale a quello necessario oggi per avere un elicottero! Ovvero, un lusso riservato a pochi, soprattutto in un periodo in cui circolavano in Italia meno di due milioni di auto in totale. Il mito a portata di mano La leggenda Ferrari continua fino a oggi, come provano le migliaia di clienti e appassionati che si sono riversati a Maranello per celebrare la speciale festa di compleanno del brand, anche se le wheels sono diventate più “tangibili”. Anzi, grazie all’attività di rseitalia.it i patiti di motori hanno addirittura la possibilità di trasformarsi in pilota per un giorno, acquistando gli specifici pacchetti di guida su una delle piste presenti in catalogo e selezionando una delle Ferrari della compagnia, compresa l’ultima nata SuperFast 812. 20 settembre 2017 — 0 comments — Ferrari Gomme auto, ecco i consigli per trovare il miglior prodotto invernale Comincia il conto alla rovescia per la stagione invernale 2017/2018, che secondo le previsioni potrebbe essere particolarmente critica sul versante atmosferico, con temperature rigide e forti rischi di nevicate anche a bassa quota, come peraltro accaduto anche nel gennaio di quest’anno. Torna dunque il tema della prevenzione sulle strade, che passa senza dubbio anche dalla scelta delle giuste gomme da montare ai nostri veicoli. I rischi della guida in inverno Ormai dovrebbero saperlo anche i muri, come si diceva una volta a scuola: nei mesi di freddo, circa la metà degli incidenti automobilistici avviene a causa della mancanza di pneumatici idonei alla guida in quelle particolari condizioni meteo, a cominciare dall’abbassamento delle temperature del manto stradale che provocano un “irrigidimento” della gomma che si traduce in una minore aderenza sulla strada. Consigli pratici Anche se le vetture più moderne sono dotate di sistemi come ABS e ESP, che aumentano la sicurezza, bisogna sapere che la loro effettiva efficacia dipende anche dai tempi di frenata dell’autovettura, che a loro volta sono legati strettamente alle performance degli pneumatici, come ricordano gli approfondimenti del portale specializzato gommeblog.it: in condizioni invernali (e quindi, con freddo intenso) una gomma “estiva” risulta in pratica congelata e slitta, richiedendo più metri per bloccare l’automobile in frenata. Gli pneumatici invernali per la sicurezza Al contrario, gli specifici prodotti invernali offrono maggior sicurezza, riduzione dello spazio di frenata e, sempre in condizioni di guida a basse temperature, una minor usura rispetto alle altre tipologie. È per questo che gli esperti – e lo stesso Codice della Strada in vigore nel nostro Paese – consigliano di montare solo gomme contraddistinte dal marchio M+S nel periodo più critico (ovvero, quello che va dal 15 novembre al successivo 15 aprile di ogni anno), e ancor di più quelle col simbolo del fiocco di neve, nuovo ed elevato standard di sicurezza su carreggiata bagnata, innevata o ghiacciata. Dove trovare le migliori gomme invernali Se queste sono le raccomandazioni “generali”, andiamo però a offrire qualche spunto più pratico e concreto per gli automobilisti interessati a cambiare gomme in vista della stagione fredda, provando anche a risparmiare sul costo di questa operazione grazie alle offerte presenti online sulle piattaforme specializzate, come EuroimportPneumatici.com, leader in Italia per la vendita di pneumatici per wheels e moto, con sconti che interessano anche le migliori gomme invernali proposte dai vari produttori. Il test del TCS Per guidarci (è il caso di dirlo) in questo grande mare di proposte e soluzioni facciamo affidamento su uno dei test più seri e rigorosi del panorama, quello realizzato ogni anno dal TCS (Touring Club Svizzera), che mette a confronto ben 28 diversi modelli di pneumatici invernali (in due differenti misure), sottoponendoli a 18 criteri e prove pratiche, che servono a far emergere i punti di forza e debolezza dei diversi prodotti. Due pneumatici vincono la comparativa La comparativa delle gomme di dimensione 185/65 R15 88T ha visto il successo della Goodyear UltraGrip 9, che ha riportato un voto complessivo di 66 per cento e quattro stelle di giudizio, con valutazione “molto consigliato“: secondo i tecnici svizzeri, questo pneumatico è molto equilibrato, con un limitato consumo di carburante e buoni risultati in tutte le willpower relative alla sicurezza. Nella categoria più grande (dimensione 225/45 R17 91H) ha invece vinto il Dunlop Winter Sport 5, curiosamente con gli stessi risultati della gomma Goodyear, e giudizi che sottolineano in particolare l’equilibrio, le buone risposte su ogni tipologia di fondo stradale e le buone prestazioni in termini di consumo di carburante e usura. 13 settembre 2017 — 0 comments — Consigli di guida, Pneumatici Pneumatici Invernali: Cambio Gomme in Arrivo, Tutto Quello che Devi Sapere Arriva l’inverno e con lui l’obbligo di dotare la propria vettura di pneumatici invernali. Una spesa non da poco, soprattutto per chi deve acquistare gomme particolari, che può essere però ridotta in modo considerevole ricorrendo a qualche piccolo accorgimento. Chi, quando e dove: la legge sulle gomme invernali Non si scherza più: è ormai in vigore da qualche anno una normativa valida su tutto il territorio nazionale (e dunque anche dove il ghiaccio è soltanto un miraggio) che impone a tutti gli automobilisti di dotare la propria vettura di pneumatici invernali. L’obbligo scatta come minimo dal 15 Novembre e dura fino al 15 di Aprile, con il periodo che può essere esteso per ordinanza comunale, provinciale o regionale: chi vive in aree particolarmente fredde del Paese farebbe bene a contattare il proprio comune per verificare la presenza di eventuali estensioni del periodo sopra indicato. Tutte le vetture, anche quelle con assetto da fuoristrada e che magari avrebbero, almeno a rigor di logica, pneumatici adatti anche a strade ghiacciate o coperte di neve, sono obbligate ad avere gomme invernali, senza nessuna esclusione. L’alternativa delle catene Secondo la legge si può comunque continuare ad avere le catene a bordo in alternativa a pneumatici di tipo invernale. Si tratta di una soluzione sul breve periodo forse più economica, ma che comporta disagi enormi e soprattutto spese che sul medio e lungo periodo si fanno più impegnative. Le catene infatti danneggiano il battistrada e riducono enormemente la durata della gomma stessa: chi le usa si troverà a dover cambiare le gomme estive di lì a poco. Sempre meglio dunque, sia nell’ottica della sicurezza che in quella del risparmio, scegliere di montare un treno gomme invernale. Come scegliere per risparmiare e stare sicuri Ci sono moltissime marche che propongono sul mercato prodotti di questo tipo. Scegliere non è sempre facile, tenendo conto anche del fatto che i marchi più famosi (e più costosi) spingono molto sul pedale del marketing per farci credere di acquistare, quando si scelgono i loro prodotti, gomme più sicure. Ci si può far aiutare nella scelta da esperti come quelli che animano il portale AutoFaiDaTe.net, che elencano tutti i migliori pneumatici invernali disponibili sul mercato, fornendo anche indicazioni per un risparmio oculato nell’ottica del prezzo-qualità. Non sempre scegliendo pneumatici proposti dalle grandi marche si fa un grande affare: spesso i prodotti di marche conosciute vengono realizzati negli stessi identici stabilimenti, utilizzando spesso le stesse mescole. Meglio non tardare: prima si comprano meno si spende Il tempo è nostro nemico: più ci si avvicina alla fatidica data del 15 Novembre, più i gommisti sono impegnati e più si alzano i prezzi. Con i consigli di AutoFaiDaTe.net possiamo procedere all’acquisto anche subito, ottenendo sconti importanti e facendoci trovare pronti all’appuntamento con i termini fissati dalla legge. In aggiunta chi vive in zone particolarmente fredde potrebbe trovarsi ad affrontare strade ghiacciate già da Ottobre: perché aspettare? Salva 13 settembre 2017 — 0 comments —WheelsAccessori e Gadget, Dispositivi di sicurezza, Pneumatici Costo di un’auto elettrica Il futuro dell’auto, nonostante tutto, è untried attraverso il progressivo abbandono della produzione di veicoli che sono alimentati a benzina e diesel. Da questo punto di vista sono stati già fatti su scala globale importanti passi in avanti con la produzione dei modelli ibridi, ma con il passare degli anni è lecito attendersi il pieno successo sul mercato dell’auto elettrica anche perché i costi di produzione si stanno abbassando gradualmente. Questo significa che il costo di un’auto elettrica tenderà ad essere sempre più basso mentre a crescere saranno le stazioni di ricarica che rappresentano ad oggi la maggiore criticità per la circolazione dei veicoli a zero impatto ambientale. Restringendo il campo alla Economia Italia , nel nostro Paese i modelli di wheels elettrica più venduti nel 2016 sono stati la Nissan Leaf, la Tesla Model, la Renault Zoe, la Citroën C-Zero e la BMW i3. Tra le vetture citate, la Renault Zoe spicca per essere una delle wheels elettriche che, presenti sul mercato, sono ideali per il grande pubblico considerando che i prezzi attualmente partono da 22 mila euro. Guidare un’auto elettrica come la Zoe della Renault significa non solo viaggiare a zero emissioni, ed al 100% del repletion di guida, ma anche a zero rumore. Il mezzo è inoltre facile da ricaricare ed ha un’autonomia che è pari a ben 400 km. Entro la fine del 2017, intanto, grandi novità sono attese in casa Nissan, proprio per quel che riguarda le vetture ad alimentazione elettrica, in quanto è atteso sul mercato lo sbarco della nuova Leaf. Rispetto al precedente modello, la nuova Nissan Leaf, grazie alla batteria da 60 kWh, sarà in grado di percorrere con una singola ricarica fino a 250 km. Al momento non è ancora noto il prezzo di listino, ma in ogni caso la nuova Leaf della Nissan sarà venduta sul mercato con una garanzia avente una durata pari a ben 8 anni o 160 mila chilometri. Con prezzi che partono invece da 30 mila euro, presto anche in Italia sarà possibile acquistare la Tesla Model 3 che è già in vendita negli Stati Uniti a partire da 35 mila dollari. La Tesla Model 3 è una macchina elettrica che, nonostante il prezzo relativamente accessibile, è molto sofisticata a livello tecnologico considerando che è dotata di ben 12 sensori a ultrasuoni, sette telecamere ed un radar anteriore con l’obiettivo di garantire al conducente ed ai passeggeri un elevato grado di sicurezza contro le collisioni grazie anche ad un efficiente sistema di frenata autonoma. Inoltre, sebbene sia un’auto elettrica, la Tesla Model 3  spicca anche per prestazioni in quanto è in grado di accelerare da 0 a 100 in  5.6 secondi a fronte di una velocità massima che sfiora i 210 chilometri orari. Per chi non volesse aspettare l’arrivo in Italia della Tesla Model 3, e non ha problemi di portafoglio, è possibile acquistare anche in Italia la Tesla Model S che è una berlina elettrica disponibile pure con la batteria da 75 kWh a fronte di un prezzo di listino che sfiora i 100 mila euro. La Tesla Model S non è quindi un’auto elettrica per tutte le tasche anche perché per accelerare da 0 a 100 km/h servono appena 2,7 secondi! 8 settembre 2017 — 0 comments —Wheelsed ecologia 1 2 3 … 168 → Articoli Recenti Come scoprire il costo della spedizione della propria wheelsWheelsa metano e GPL: la guida completa Perché si parla di tattoo del noleggio wheels a lungo termine Fiat 500X S-Design: l’edizione speciale della 500 di alta gamma Fiat Da Citroën arrivano le promozioni del mese per l’acquisto di un nuovo veicolo Guarda i Video Guide varie 27 settembre 2016 Storia dell’Alfa Romeo Giulia dalla prima versione del 1963 al 2016, motori, versioni e caratteristiche tecniche 26 settembre 2016 Storia della Fiat Panda dal 1980 al 2016, principali versioni dell’utilitaria 15 gennaio 2015 Principali sistemi e dispositivi di sicurezza attiva e passiva delle wheels 11 gennaio 2012 Come risparmiare sull’assicurazione wheels 15 dicembre 2008 Pneumatici invernali: a cosa servono e perchè montarli 3 dicembre 2008 Il sistema Start and Stop: a cosa serve 27 novembre 2008 Come guidare sul bagnato 25 novembre 2008 Preparare l’auto per l’inverno Copyright © 2018 AutoReporter. 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